LONGANESI VINI

Azienda Agricola Longanesi Daniele
Via Boncellino, 114 – 48012 Bagnacavallo (RA)
Pier Paolo: +39.339.3046703
E-mail: dlonganesi@email.it
www.longanesiburson.com

L’azienda

L’azienda Agricola Longanesi Daniele, nata nel 1913 da Longanesi Antonio oggi è composta da 4 ettari e mezzo di terreno a vigneto. Nell’azienda si coltivano solo varietà locali (uva Famoso e uva Longanesi), quest’ultima salvata dalla famiglia ecco perchè si chiama uva Longanesi.
Si producono diverse tipologie di vino rosso con uva Longanesi, più uno spumante rosato e vini bianchi (fermi, spumanti e passiti) 1 con l’uva Famoso. La coltivazione viene effettuata con il minor impatto possibile.
Attualmente vengono prodotte circa 16.000 bottiglie di vino in cinque diverse tipologie: il Bursôn etichetta blu e nera – la “Rambëla”, un bianco fermo ottenuto da uve Famoso – il Decimello, un passito bianco ottenuto da uve Famoso – l’Anemo, un passito rosso ottenuto da Uva Longanesi e altre uve aromatiche locali. Il vino prodotto viene venduto in tutta Italia, ma anche all’estero, in Germania, Giappone, Repubblica Ceca e San Marino.
Una parte dei terreni è ancora coltivata a frutti con una piccola produzione di prugne Stanley e di susine Angeleno. L’azienda ha ricevuto riconoscimenti dalle maggiori guide enogastronomiche, a partire dalla Guida di Veronelli che nel 2004 le ha riconosciuto il “Sole” per il Bursôn etichetta nera 2001, fino alle guide “Duemilavini” dell’Ais, la Guida del Gambero Rosso, “La Romagna da bere” dell’Ais e la guida “Vini buoni d’Italia” del Touring Club, e dalla partecipazione al concorso “Vino del Tribuno” indetto dal Tribunato di Romagna. Nel 2008 al Vinitaly di Verona l’azienda è stata premiata al merito con la Gran Medaglia di Cangrande per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’enologia; ha ricevuto diversi diplomi di Gran Menzione al Gran Palio della Signoria dei Bentivoglio (rassegna internazionale dei vini passiti) e la Provincia di Ravenna l’ha premiata con un riconoscimento di qualità per l’eccellenza del vino e la sensibilità rivolta allo sviluppo del territorio.
Nel 2009 a Roma ha ricevuto le medaglia d’oro nel concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco” per il Bursôn etichetta nera 2005.

Puoi acquistare i vini Longanesi online: www.longanesiburson.com            
oppure presso la nostra Azienda Agricola: via Boncellino, 114 – 48012 Bagnacavallo (RA)
Chiama il +39.0545.64224
oppure presso: Forno Fabbri di Alfonsine (RA), Sant’Alberto (RA) e Longastrino (FE).
Contatto tel. +39.349.7213603 (Michela)

Il Vitigno

Quando nel 1913 Longanesi Antonio (1854/1934) comprò la proprietà, in un “roccolo” (area boscosa al limite dei fondi dove veniva praticata la caccia dal capanno agli uccelli di passo) venne trovata una vecchia vite, abbarbicata ad una quercia. Veniva utilizzata come richiamo per gli uccelli. Viste la rusticità della pianta e la notevole resistenza alle malattie fungine dei grappoli composti da piccoli acini dalla buccia spessa, la famiglia provò a produrre vino in casa, come tutti i contadini della zona. Si ottenne, con stupore, un buon prodotto da 14° che ebbe notevole successo anche fra gli amici, favorendo la diffusione del vitigno nella zona. Nel 1956 si decise quindi di piantare il primo vigneto di Uva Longanesi soprattutto per aumentare il grado alcolico degli altri vitigni presenti in azienda (Uva d’Ora e Canina).
Ai nipoti Antonio (1921) e Pietro (1931/1999) che intuirono i suo potenziale, il merito di avere salvato e diffuso il vitigno.
Le analisi isoenzimatiche eseguite presso l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (vedi tabella 1) e le analisi del DNA effettuate presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (vedi tabella 2) confermano che questo vitigno non assomiglia a nessun altro finora conosciuto. Negli anni ’70 si provò a regolarizzare il vitigno tramite l’Università di Bologna, ma la cosa non andò a buon fine.Dopo un lungo iter burocratico, finalmente nel 1999 è stato iscritto nell’albo dei vigneti col numero 357 come Uva Longanesi (in onore della famiglia che lo ha salvato) e dalla vendemmia 2007 può fregiarsi dell’attributo IGT (indicazione geografica tipica).